mercoledì 18 settembre 2013

Unravel Me; REVIEW.


         “Books are easily destroyed. But words will live as long as people can                                                                        remember them.” 
guardatela. GUARDATELA.
most perfect cover ever. 

Ho comprato Unravel Me in cartaceo. E per chi mi conosce o mi segue sa cosa vuol dire: mi aspettavo tanto da questo libro. E vi giuro che ha mantenuto tutte le promesse silenziose: unravel me è perfetto. 

Titolo: Unravel Me (Shatter Me #2)

Autrice: Tahereh Mafi. 

Pubblicazione: 5 Febbraio 2013 nella versione originale, per la versione italiana la Rizzoli non ha ancora fatto sapere niente (che io sappia) ma verrà sicuramente pubblicato dato che a Marzo ha dato vita a Schegge di Me, il primo volume. 

Difficoltà lingua: 7/10, provateci, ne vale la pena. 

Recensione libro precedente qui -> Shatter Me

Voto:

 ()

Reazione post-lettura:
 

ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA LETTO "SHATTER ME"

trama. 

Avevamo lasciato la nostra cara (ma anche no) Juliette in una situazione che mi ricordava molto X-Men, ovvero in un bunker sotterraneo pieno di persone con poteri proprio come lei (ovviamente lei è l'unica con la fortuna di poter uccidere con il suo tocco) più Adam che verrà indicato in questa recensione con vari nomi che variano da Il Prosciutto a Il Provolone passando per L'Ameba che non ha nessun potere se non essere immune al tocco della nostra Juliette (ma non al suo fascino, tiè). Dall'altro lato abbiamo il nostro, anzi mio fatevi tutti da parte, Warner che combatte lunghe guerre interne, che ama Juliette, che odia suo padre e che soffre ed è un personaggio talmente perfetto da far piangere anche le lumache stitiche. 
Devo smetterla di fangirlare durante le recensioni, non mi rende seria. Per niente. 
Comunque, a livello di trama generale posso solo dirvi di prendere tutto quello che vi aspettavate di trovare in Unravel Me, accartocciarlo e buttarlo, perchè non è assolutamente niente di aspettabile: è inaspettato, perfetto, pieno d'azione e di "oh mio dio, che cosa sta succedendo?", ed io amo queste situazioni. 

i pensieri della Jen. 

Shatter Me mi aveva deluso profondamente. Lo stile della Mafi con tutte le sue righette cancellate, e storie di uccellini e genitori cattivi erano perfetti ma mentre leggevo avevo l'amaro in bocca, volevo andare a cercare la cara autrice per tutto il mondo e farle riscrivere il libro da capo. 

Ma nonostante ciò avevo grandi aspettative per Unravel Me, sarà merito di Destroy Me? (la novella i n t e r a m e n t e dal POV di Warner, una chicca secondo me) Chissà, fatto sta che tutte le mie speranze sono state largamente superate. 

Juliette continua ad essere una protagonista mediocre, non riesce a farmi dire "vorrei essere proprio come lei", passa il tempo a piangere e lamentarsi, però sul finale ho visto un piccolo cambiamento che spero possa protrarsi fino al prossimo libro. 

Adam continua ad essere il personaggio più odioso della storia, e dato che la prossima novella sarà dal suo POV non so se la leggerò, mi irrita il sistema nervoso ed anche tutti gli altri se proprio dobbiamo dirla tutta. 

I personaggi secondari sono descritti piuttosto bene con una precisione che mi sorprende ritrovare nella Mafi che in Shatter Me ha usato 400 pagine per descrivere quando fantastico fosse Adam. 

Ma quello che vi attaccherà al libro sono gli eventi che si susseguono creando una catena di "wao" e "oh" che vi farà dimenticare qualsiasi sembianza di vita sociale, rintanatevi sotto le coperte con una barretta di cioccolato (fa freddo per il gelato, ladies) e Unravel Me, passerete una delle migliori giornate di sempre. 


Perle da Unravel Me:
“The man is moody as hell.”

“I am not moody—”

“Yeah, bro.” Kenji puts his utensils down. “You are moody. It’s always ‘Shut up, Kenji.’ ‘Go to sleep, Kenji.’ ‘No one wants to see you naked, Kenji.’ When I know for a fact that there are thousands of people who would love to see me naked—” 
“I want so many things,” he whispers. “I want your mind. Your strength. I want to be worth your time.” His fingers graze the hem of my top and he says “I want this up.” He tugs on the waist of my pants and says “I want these down.” He touches the tips of his fingers to the sides of my body and says, “I want to feel your skin on fire. I want to feel your heart racing next to mine and I want to know it’s racing because of me, because you want me. Because you never,” he says, he breathes, “never want me to stop. I want every second. Every inch of you. I want all of it.” 
“I want so many things,” he whispers. “I want your mind. Your strength. I want to be worth your time.” His fingers graze the hem of my top and he says “I want this up.” He tugs on the waist of my pants and says “I want these down.” He touches the tips of his fingers to the sides of my body and says, “I want to feel your skin on fire. I want to feel your heart racing next to mine and I want to know it’s racing because of me, because you want me. Because you never,” he says, he breathes, “never want me to stop. I want every second. Every inch of you. I want all of it.”  
 

Cos'altro posso dirvi? Leggetelo, dategli una chance e fatemi sapere cosa ne pensate. 



PACE&AMORE.


martedì 17 settembre 2013

Unteachable; REVIEW.

27 Agosto. Parole della Jen "ora sono stanca, domani scriverò una recensione". 
17 Settembre. Ops, la dovevo scrivere a caldo, ma sapete tutta la storia del "questa giungla mi distrugge" e del "studi per te stessa ed il tuo futuro" e "fanculo, mondo". 

                               “You can call it love, or you can call it freefall. 
                                         They're pretty much the same thing.” 
Vi giuro che ho capito ora che è il viso di
una ragazza sulla cover, o sono tarda io o
boh, probabilemente sono tarda io. 

Titolo: Unteachable 

Autrice: La dolcissima (e simpaticissima) Leah Raeder

Pubblicazione: 26 Luglio, disponibile solo la versione kindle, ovviamente tutto in inglese. 

Genere: New Adult che ci piace tanto ultimamente. 

Difficoltà Lingua: 5/10, niente di difficile, tutti potete leggere questo libro.
 
Prezzo: 2,68 versione kindle. 

Voto che avrei voluto dare:

Voto che ho dato:
(la spiegazione arriverà)

Reazione post-lettura:

Trama. 
Maise O' Malley è la nostra protagonista (e si, ha origini irlandesi) alla quale mi potrei riferire nel resto della recensione come "Lolita Fallita" non solo perché fa rima ma perché sono una persona cattiva ed il mondo non mi merita (o forse perchè mentre scrivo questa recensione in tv danno ogni tre secondo la pubblicità di X-Factor con Simona Ventura vestita come un uovo gigante, chissà). Ha 18 anni (perché altrimenti non sarebbe un new adult e non si potrebbero fare le cosacce..), una madre drogata/spacciatrice, un padre disperso nella trincea dei padri scomparsi dei new adult perché altrimenti il complesso di Elettra non avrebbe senso. (cacchio se sono acculturata, lo avete notato? un solo giorno da alunna di quarto superiore e già sono così a v a n t i). Maise non ha veri amici perché lei è troppo avanti (come me insomma) e bella e intelligente e "voglio andare via da questo paesino dove lo sballo è cantare una canzone di Hunter Hayes sotto le stelle, nudi), e il suo passatempo preferito è andare alle fiere di paese vestita come una battona e fare aggiustare il pacco ai padri che sono alla fiera con le bambine. Fino a quando non incontra Evan Wilke, un incontro sulle montagne russe, una sveltina in macchina e l'amore scocca, ma lei da classica ragazza problematica scappa per poi ritrovarsi il caro Evan nientepopodimeno che come professore di Storia del Cinema (che poi parliamone...Storia del Cinema, davvero? perchè io sono l'unica che studia ancora cose come matematica, geometria e fisica? vorrei poter studiare Storia del Cinema, porca paletta insabbiata). 
E ovviamente nasce il brivido della relazione professore/alunna. Totalmente cliché. Aggiungiamo un nuovo amico bruttino con un'insana ossessione per la nostra Lolita Fallita, un progetto scolastico, un lord della droga buttato lì per fare azione, una stronzetta che vuole rovinare la vita di tutti ma alla fine rovina solo la sua, una madre che fa sembrare la matrigna di Cenerentola una santa donna e un 80 momenti piccanti in cui ci sorbiamo "oh Mr. Wilke". 


i pensieri della Jen. 
Okay, okay, sono un po' cattiva. Anzi, tanto. 
Però sono un po' arrabbiata, perchè Leah sa scrivere divinamente ed ecco spiegate le quattro stelle finali. Mi dispiaceva dare ad un'autrice così talentuosa un 2.5 per il suo primo libro. Leah scrive perfettamente e giuro che mi può essere scesa addirittura la lacrimuccia su certe frasi tanto che erano perfette. Non sto esagerando, è davvero davvero davvero bravissima. 
Il problema era la trama praticamente vuota: alunna-professore, mi piaci, sei matura, amiamoci, non possiamo, lascio il lavoro, lasci la scuola, andiamo via, ci amiamo. 
Verso il finale c'è stata una svolta molto angst che ho amato ma purtroppo Leah l'ha tenuta su per un capitolo  o poco più. 
Il personaggio di Maise è odioso secondo la mia opinione, perchè di questo si tratta: opinioni. Mi sono trovata a confrontarmi con delle ragazze su Goodreads che hanno amato la trama e Maise ed Evan perchè si sono trovate emotivamente coinvolte da questo genere di storia, come ben sapete se mi seguite (e se lo fate continuo a chiedermi "perchè mai lo fate?") per trovarmi molto coinvolta in un libro c'è bisogno di una serie di svolte e di personaggi psicopatici nei quali mi riscontro ed amo follemente. 

Traendo le conclusioni velocemente (ho una pizza che mi aspetta, scusate) non vi dico che leggere Unteachable sia un must ma vi obbligo a tenere d'occhio Leah Raeder, il suo prossimo libro sarà sicuramente sul mio scaffale. 

Perle da Unteachable:

“Part of falling in love with someone is actually falling in love with yourself. Realizing that you're gorgeous, you're fearless and unpredictable, you're a firecracker spitting light, entrancing a hundred faces that stare up at you with starry eyes.” 
“There's something so terrible about wanting something you've already had. You know exactly what you're missing. Your body knows precisely how to shape itself around the ache, the hollowness that wants to be filled” 
“The brain is an incredible multitasker. At the same time that it’s piercing itself with superheated needles of anguish, it’s ruthlessly making plans, contingencies, plotting out a future, giving zero fucks whether it’ll ever see it. On the day I die, it’ll be calculating what to have for dinner as it bombards itself with pain signals from my amputated legs or my clocked-out heart.” 

                                                                         PACE&AMORE.